Lo Shorin-ryu è lo stile di karate giuapponese codificato più antico, da cui sono nate derivate, o hanno subito l'influenza, tutte le scuole di karate della corrente Shuri Te (Kobayashi Shorin Ryu - Matsubayashi Shorin Ryu - Shotokan - Shito Ryu - Wado Ryu..).
Questa particolare corrente di Karate è sempre stato uno stile poco diffuso, relegato alla conoscenza di una sola famiglia: lo Shorin-ryu non fu insegnato al di fuori del clan Matsumura fino ai primi anni '50 del secolo scorso.
Nella stile in questione, molta importanza viene data allo studio dell'Hakutsuru ovvero dello stile della Gru Bianca, dove i movimenti morbidi e di ricerca della energia interna detta "Ki" vengono abbinati allo studio del Kyusho Jutsu (studio dei punti vitali) e del Tuite (leve articolari e proiezioni).
Lo SHORIN RYU nasce nell'isola di Okinawa e deve la sua nascita a Matsumura Sokon (1797-1889), anche conosciuto come Bushi Matsumura ed è il Karate più antico e tradizionale nonché, come accennato all'inizio, il progenitore degli stili principali praticati oggi in Giappone.
Matsumura fu il capo istruttore e la guardia del corpo personale del re di Okinawa. Egli definì le tecniche di combattimento native di Okinawa, conosciute come TE, le sue conoscenze dello stile di Ken Jutsu Jigen Ryu del clan Satsuma, e le combinò con il Kempo Cinese, portando alla nascita del Karate di Okinawa, detto Shuri o SHURI TE.
Lo stile è caratterizzato da combinazioni potenti e veloci, portate sia con tecniche di gamba che di braccia. Si incorporano inoltre tecniche di tuite (prese e leve articolari) nonché un sofisticato sistema per colpire i punti vitali (Kyusho jutsu). Le sue posizioni di guardia alte e naturali facilitano la mobilità ed il combattimento a corta distanza. Come tramandato dal suo fondatore "si deve acquisire la forza di una tigre feroce e la velocità di una rondine", simboleggiando l'ambivalenza tra forza e rapidità presenti nello stile, enfatizzando la velocità durante l’esecuzione delle tecniche.
I praticanti usano principalmente, come strategia difensiva, il principio del Tai sabaki (l'evasione col corpo) per evitare gli attacchi, seguito immediatamente da una potente sequenza di contrattacchi, tali da rendere questo stile particolarmente efficace.
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