
Lo stile è una rielaborazione di quanto imparato dal maestro Sawai nelle arti cinesi, con l'applicazione delle tecniche del Yi Quan al combattimento. Molti praticanti sono al contempo esperti nella disciplina del Karate Kyokushinkai, fondato dal maestro Mas Oyama, forma di karate a contatto pieno.
Particolarità del fondatore era che lo stesso non fondò mai un Dojo, insegnava la propria arte agli allievi nei parchi pubblici, spesso in abiti civili.

Grande importanza viene data al concetto di Ki, intesa come energie vitale. L'obbiettivo è permettere al ki di fluire nella pratica dell'arte marziale, per consentire ai movimenti di divenire quanto più spontanei possibili ma, al contempo, di poter richiamare tutta la forza possibile quando necessario, per sferrare il colpo. Il praticante deve arrivare a combattere in maniera naturale ed istintiva. Questa tecnica nel Taikiken viene chiamata Hakkei.
Il metodo sviluppa le capacità del praticante di usare la mente per "immaginare" i movimenti, allenando simultaneamente corpo, mente e spirito. La tecnica fluisce in modo quasi "inconscio", come movimento istintivo allo stimolo ricevuto. Per favorire questa tecnica, la postura di guardia deve essere rilassata, con le braccia protese in avanti (posizione detta Hai, tipicamente usata da Sawai), pronti sia a schivare che ad attaccare, con tutte le parti del corpo.
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