Aikido: la disciplina dell'armonia

L'aikidō è una disciplina giapponese praticata sia a mani nude sia con le armi bianche tradizionali del Budo giapponese di cui principalmente: "ken" (spada), "jo" (bastone) e "tanto" (il pugnale). I praticanti sono chiamati aikidōka. La disciplina dell'aikido fu perfezionata e sviluppata da maestro Morihei Ueshiba (anche chiamato dagli aikidōka Ōsensei, cioè "Grande maestro") sin dagli albori degli anni '30 del del ventesimo secolo.

Ai-ki-do
La parola "ai-ki-do" (dai tre kanji che la formano, come può osservarsi qui di lato) significa innanzi tutto: «Disciplina che conduce all'unione ed all'armonia con l'energia vitale e lo spirito dell'Universo».

Lo studio e lo sviluppo dell'aikido non è rivolto principalmente né al combattimento né alla difesa personale, pur potendosi utilizzare il medesimo per entrambe le situazioni
Quest'arte marziale vede realizzato il suo scopo in altro modo: mira infatti alla “corretta vittoria” (dal fondatore chiamata masakatsu) che consiste nella conquista della “padronanza di se stessi” (agatsu), resa possibile soltanto da una profonda conoscenza della propria natura interiore.

Osservando attentamente dall'esterno il bagaglio tecnico dell'aikido, è innegabile che l'esecuzione delle sue tecniche dimostrino come lo stile sia un efficace mezzo nel combattimento reale. Ma il punto cardine è il seguente: la pratica dell'aikido non può interdersi solo rivolta a sviluppare un sistema di lotta efficace, altrimenti rischia di perdere di vista l'aspetto sostanziale e cardine della medesima, il quale consiste nella padronanza di sé stessi e nella ricerca del proprio io.

Chi pratica l’aikido, secondo la sua corretta filosofia e finalità, è colui che ha maturato in sé l'obiettivo primario della pratica di una “disciplina interiore” e trasferisce questa finalità anche nella propria normale vita quotidiana.

Il fondatore: Morihei Ueshiba
UeshibaIl maestro Morihei Ueshiba, nato a Tanabe nell'anno 1883, fu l'ultimo rappresentante della famosa ed antichissima scuola di Daito-ryu che, diretta dall'austero maestro Sokaku Takeda, l'istruì nella pratica dell'Aiki-jutsu. 
Ma non si fermò qui: egli si specializzò in tutte le Arti Marziali allora esistenti, studiandole a fondo. Compì studi religiosi, volti a conoscere le più importanti tradizioni cinesi e giapponesi, dimostrandosi non solo un grande maestro di arti marziali, ma anche un fine studioso. 

Questo suo amore per la cultura lo portò a sviluppare un concetto peculiare di arte marziale, fondato sulle idee di armonia e fratellanza.
Secondo le parole dello stesso fondatore, Morihei Ueshiba: "Non esiste nemico nell'Aikido. Vi sbagliate se pensate che il Budo (arte marziale orientata in senso spirituale) significhi avere avversari e nemici ed essere forti e farli cadere. Non ci sono né avversari né nemici per il vero Budo. Il Budo è essere una cosa sola con l'universo...Colui che ha penetrato il segreto dell'Aikido ha l'universo in se stesso, e può dire "Io sono l'universo"... Io non sono mai stato sconfitto, per quanto velocemente il nemico potesse attaccare. Questo non perché la mia tecnica è più veloce, non è un fatto di rapidità: il combattimento è finito prima di cominciare.Quando un nemico cerca di combattere con me, egli deve rompere l'armonia dell'universo, perciò nel momento in cui gli sorge l'idea di lottare, egli è già battuto: non c'è una misura del tempo veloce o lento. Aikido è non resistenza, esso è sempre vincente."

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