L'addestramento nel Karate Kyokushin consiste di tre momenti fondamentali: la tecnica (kihon), le forme (kata) e il combattimento (kumite).
I gradi di perfezionamento (cioè la progressione durante gli anni di pratica) sono distinti con i vari colori delle cinture che gli allievi indossando su una divisa rigorosamente bianca e sono nell'ordine: bianco, arancione, blu, giallo, verde, marrone e nero.
Lo stile del Kyokushin poggia le proprie fondamenta sul karate tradizionale, in particolare sulle scuole Shotokan e Goju-ryu, incorporando al contempo molti elementi degli sport da combattimento sviluppatisi successivamente, come la boxe, la kickboxing ed il kumite sportivo.
Il combattimento viene studiato, in particolar modo, per addestrare il praticante all'utilizzo delle varie tecniche apprese all'interno di una situazione di lotta. Il kumite risulta pertanto un'importante componente dell'addestramento ed insegnamento nelle svariatee organizzazioni di Karate Kyokushin: questo specialmente ai livelli superiori e, solitamente, con gli studenti più esperti.
Nelle competizioni sportive dedicate a questa disciplina si prevede il contatto pieno e nessuna protezione (sono vietati i pugni al volto e i colpi sferrati con il cranio).
Nelle maggiori organizzazioni di Karate Kyokushinkai, colpire con la mano e con il gomito alla testa ed al collo sono proibiti. Sono al contrario concessi:
- i calci alla testa
- i colpi di ginocchio
- i pugni al tronco superiore
- calci interno ed esterno quadricipite
L'incontro può terminare per decisione arbitrale, sulla base dei punti messi a segno dal combattente, o per k.o. dell'avversario.
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