Lo Yoseikan Budo è un'arte marziale giapponese che nasce dalla sintesi delle esperienze di Hiroo Mochizuki, figlio del maestro Minoru Mochizuki, allievo dei maestri Jigoro Kano (Jūdō) e Morihei Ueshiba (aikido).
La disciplina prende il nome dall'edificio Yoseikan, la cui traduzione letterale risulta essere: YO=Insegnare, SEI=Rettitudine, KAN=Casa, BU=Guerra o guerriero, DO=Via, pertanto "La casa che insegna con rettitudine la via del guerriero".
La disciplina prende il nome dall'edificio Yoseikan, la cui traduzione letterale risulta essere: YO=Insegnare, SEI=Rettitudine, KAN=Casa, BU=Guerra o guerriero, DO=Via, pertanto "La casa che insegna con rettitudine la via del guerriero".
Pertanto il significato complessivo può essere espresso dalla frase "La casa che insegna con rettitudine la via del guerriero". Questi era il dojo personale di Minoru Mochizuki, in cui le varie discipline erano insegnate separatamente, sebbene la ricerca di Mochizuki avesse portato ad evidenziarne i tratti comuni e la creazione di alcune forme condivise tra gli stili.
Il figlio Hiroo Mochizuki iniziò in giovane età la pratica delle arti marziali, introdotto dal padre. Con il trascorrere del tempo, lo studio degli stili lo porta ad operare una fusione tra le varie discipline, creando un'unica arte a cui da il nome del dojo paterno, seguito dalla parola Budo per indicare la completezza dell'arte.
Lo Yoseikan-Budo è un'arte marziale completa dalle forti connotazioni tradizionali: nello stile infatti si propone un ritorno alla multidisciplinarietà, tratto distintivo delle scuole di combattimento classiche del medioevo giapponese, dove il giovane guerriero veniva addestrato in tutte le tecniche necessarie al combattimento sul campo di battaglia. Venivano studiati sia il combattimento con armi lunghe, quali lo yari o la naginata, sia il combattimento corpo a corpo (a mani nude o con armi corte) e l'arte del tiro con l'arco.
Ma ciò non vuol significare che la disciplina sia ancorata solo al passato: lo Yoseikan Budo accetta il tempo ed il contesto in cui si colloca attualmente, fornendo a coloro che lo praticano, uno studio approfondito delle migliori tecniche per allenare il corpo e la mente, oltre ad un e culturale, promuovendo l’arricchimento personale ed il miglioramento fisico e mentale.
Lo scopo ultimo dello Yoseikan budo è pertanto quello di formare un “guerriero universale” capace di usare qualsiasi arma, a qualsiasi distanza, in qualsiasi situazione, e di adattarsi agli eventi senza farsi travolgere, trovando l’armonia in sé e con l'avversario e favorendone la realizzazione
La pratica dello Yoseikan Budo contempla sia il combattimento a mani nude che quello armato. Il combattimento a mani nude è sviluppato mediante l'insegnamento di tecniche su tutte le distanze (lunga, media e lotta a terra).
Il combattimento con le armi trae le proprie origini dalle scuole classiche giapponesi, prevedendo anche oggi lo studio delle armi lunghe (yari, naginata, bō) della spada (katana) e delle armi corte (il tanbō sia singolo che doppio, il coltello, i nunchaku, i tonfa ed i sai).
Oggi, per consentire agli allievi di esercitarsi nel combattimento sportivo, oltre all'uso delle protezioni è stato introdotto l’uso di armi sportive, quali il tschobo (katana), tanbo (bastone medio) ed il konbo (tantò), che ripropongono le dimensioni dei corrispettivi reali ma sono rivestite da una leggera imbottitura che le rende pressoché innocue.
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