Naginata Do significa letteralmente "arte del falcione" ed è un'arte marziale giapponese praticata con il naginata, lancia tradizionale che ha avuto un largo utilizzo nel paese del sol levante.
La naginata è un'arma inastata giapponese costituita da una lunga lama ricurva monofilare, più larga verso l'estremità, inastata grazie ad un lungo codolo su un'impugnatura di lunghezza variabile ma in genere più breve rispetto a quella della lancia in uso ai guerrieri (bushi) giapponesi, la yari.
La naginata è un'arma inastata giapponese costituita da una lunga lama ricurva monofilare, più larga verso l'estremità, inastata grazie ad un lungo codolo su un'impugnatura di lunghezza variabile ma in genere più breve rispetto a quella della lancia in uso ai guerrieri (bushi) giapponesi, la yari.
L'arma, per forma ed utilizzo, ricorda i "falcioni" del medioevo europeo.
Sin dalla mitologia più antica, il Giappone era dipinto come "il paese dalle mille lance". La lancia, per importanza e significato simbolico, veniva immediatamente dopo l'arco e le frecce.
Esistevano svariate scuole in tutto il Giappone, le quali studiavano differenti metodi per utilizzare la lancia e le varie tecniche ad essa collegate.
La vera lancia giapponese era generalmente chiamata yari, la quale per forma e struttura rappresentava qualcosa d'eccezionale, sia per la resistenza e la tempra della lama (tipiche delle lame giapponesi), sia per la leggerezza e la praticità d'uso.
Rappresentava un'arma temibile sotto molti aspetti, ma al contempo anche molto pratica, dato che permetteva di combattere e annientare un nemico senza entrare nella sua zona d'attacco.
Il secondo tipo di lancia Giapponese, erroneamente tradotto dagli europei con "alabarda", è rappresentato dalla naginata, la cui letterale traduzione significa "lunga spada". La lama del naginata era quella di una spada tradizionale, innestata in un bastone lungo. Quest'arma divenne famosa per la sua enorme versatilità e per il vastissimo numero di scuole che si dedicarono allo studio e alle applicazioni della stessa nel combattimento e nella guerra.
Alcuni storici ritengono persino che l'introduzione di protezioni alle gambe nell'armatura dei guerrieri siano state concepite quale contromisura per contrastare questa temibile arma ed i suoi fendenti da lontano. La naginata, come molte armi, era spesso costruito su misura per colui che lo doveva brandire.
Lo sviluppo maggiore relativo al Naginata, nel corso del tempo, si ebbe sotto il profilo tecnico: le lame e le punte di tali strumenti subirono un'enorme evoluzione negli anni e nel tempo, diversificandosi sino a raggiungere una vastissima serie di forme differenti.
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