Point Fighting: l'esasperazione del tempismo

Il Point Fighting è la disciplina a contatto leggero della KickBoxing più diffusa e praticata. Nella sua configurazione attuale ha moltissimi caratteri in comune con il Kumite, il combattimento sportivo del Karate tradizionale. 

Rappresenta l'esasperazione del tempismo, chi arriva primo fa punto. Ha molti aspetti che lo avvicinano, dal punto di vista concettuale, alla scherma occidentale. 

Il contatto dovrebbe essere quasi assente, difatti non è permesso il K.O dell'avversario, pena la squalifica dell'atleta (salvo il K.O non sia provocato da un colpo chiaramente fortuito e non intenzionale).

Si indossano protezioni complete (casco protettivo, guanti aperti, paratibie e calzari) e si combatte nel tatami, il quadrato di gara di misura variabile (8m x 8m o 6m x 6m). 

La durata dell'incontro è di un round da 2 o 3 minuti (ma il numero di rond può variare in base alla competizione e/o alla fase della stessa).

La vittoria viene assegnata all'atleta che consegue più punti entro il termine dell'incontro. I Punti sono assegnati al compimento di una tecnica corretta. Vengono assegnati:

- 1 Punto: per i colpi di braccia ed i calci al busto
- 2 Punti per i calci al viso
- 3 Punti per i calci al viso saltati (nei quali l'atleta compie la tecnica al volo).

Da molti anni l'Italia vanta alcuni tra i più forti atleti a livello europeo e mondiale.

Commenti