Il Karate - Shotokai, che letteralmente significa "l’associazione di Shoto", fu creato da un gruppo di allievi che recuperarono i fondi per la costruzione del dojo Shotokan.
Shotokai e Shotokan erano, in origine, due termini utilizzati come sinonimi dai due gruppi di allievi che si allenavano sotto la direzione di Gichin Funakoshi, l’ideatore dello stile Shotokan.
Alla morte del maestro Funakoshi, il maestro Shigeru Egami continuò il proprio cammino nello studio del karate, mantenendo per il suo stile l'appellativo Shotokai: iniziò in tal modo il cammino diverso delle due scuole, che con il tempo andarono differenziandosi.
Egami modificò il karate appreso da Funakoshi sotto il profilo tecnico ma continuò a rispettarne le idee basilari privilegiando lo studio del kumite, cioè del combattimento, rispetto ai kata.
Il pensiero del maestro era simile a quello del fondatore del Karate Shotokan: per Egami il vero ed unico combattimento di karate è quello realistico, come avviene nella vita reale, ed è perciò impossibile da praticare in un dojo, ma si può preparare l’allievo ad affrontarlo nel caso ve ne fosse la necessità.
I Kata, i combattimenti a corpo libero con un avversario immaginario, seppur presenti nello stile come nel karate shotokan, sono ritenuti meno efficaci nella preparazione del marzialista in vista di un eventuale scontro reale, e pertanto occupano una parte minoritaria della preparazione del praticante marziale.
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