Karate Daido Juku: la grande via

Daido jukuIl Karate Daido Juku (conosciuto anche con il nome di daidojuku o, odiernamente, kudo), il cui significato letterale è "la grande via", è uno stile di karate nato negli anni '80 del secolo scorso dall'opera del maestro Takashi Azuma.

Grande conoscitore del judo e del karate Kyokushin, discipline nelle quali era arrivato al rango di cintura nera rispettivamente 3° e 4° dan, il maestro Azuma iniziò a concepire uno stile di combattimento che fosse in grado di unire i punti di forza di entrambi, per creare un sistema completo, in grado di fornire un'esperienza quanto più vicina al combattimento reale, sia sportivo sia per la difesa personale.

KudoDopo i primi anni di sviluppo quest'arte marziale, all'inizio degli anni 2000, per volere del suo stesso fondatore, fu rinominata kudo, a sottolinearne la poliedricità ed il distacco dal classicismo del karate. Lo stile infatti risente anche dell'influenza della boxe occidentale, della muay thai tailandese, del brasilian ju jitsu e del submission grapplin, del sambo e del ju jitsu rendendolo, di fatto, un'arte marziale mista (mixed martial art).

Azuma infatti ha creato uno stile completo, sempre in continuo sviluppo, alla ricerca del continuo perfezionamento. Nello stile, ormai divenuto un vero e proprio sport da combattimento, sono consentiti colpi in percussione di braccia e gambe, prese e proiezioni a terra, bloccaggi e tecniche a terra (sottomissioni e posizioni di controllo).

Lo stile debutto ufficialmente nel 1981, con il primo torneo internazionale.

Daido Juku
La differenza principale con le odierne arti marziali miste è legata all'abbigliamento dei combattenti. Nel kudo i praticanti indossano il tradizionale gi (la casacca tipica del karate tradizionale), pantaloni lunghi e portano la cintura. Negli incontri si indossa il casco integrale, con visiera, e dei guanti paranocche, con le dita libere per agevolare le prese e le proiezioni. 


Particolarità del kudo è che le tecniche a terra sono consentite, nell'arco di un round di tre minuti, solo due volte, per un massimo di trenta secondi alla volta: in tal modo si esalta anche il combattimento in piedi, e di conseguenza la spettacolarità degli incontri.

Nel 2001 il Kudo è stato riconosciuto dalla Nippon Budo, l'albo delle arti marziali giapponesi, ricevendo la sua definitiva consacrazione. La federazione internazionale è conosciuta come Kudo International Federation.

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