Goju-Ryu Karate: lo stile duro e morbido

Il Goju-Ryu Karate è uno degli stili più antichi e rinomati di Karate tradizionale giapponese, fondato dal maestro Chojun Miyagi nei primi anni '20 del ventesimo secolo. Il fondatore era allievo diretto del maestro Kanryi Higaonna, grande studio di arti marziali e maestro nello stile Naha-te.
Il significato della parola Go-ju è letteralmente "duro - morbido", a simboleggiare le caratteristiche principali di questa scuola. Miyagi era l’allievo prediletto e di maggior talento di Kanryo Higaonna, motivo per il quale questo stile è quello che più ha risentito dell'influenza degli stili cinesi, sia morbidi che duri.

Il giovane Miyagi, di famiglia aristocratica e benestante, iniziò lo studio delle arti marziali sin dalla tenera età di quattordici anni con il maestro Higaonna. Dopo la morte del maestro, si trasferì per un breve periodo in Cina, ove soggiornò presso il monastero shaolin nel Fujian, studiando le arti tradizionali cinesi, sia gli stili interni che esterni.
Ritornato in patria, proseguì lo studio del Naha-te giapponese, iniziando ad elaborare ed affinare la propria arte, connubio tra quanto imparato dal soggiorno e dai maestri cinesi con la tradizione locale.

Nel 1926, all'età di 38 anni, fondò l'Okinawa Karate Kenkyu-Kai, il club per la ricerca del Karate di Okinawa, assieme ai più grandi maestri degli stili Shuri-te e Tomari-te. Nel frattempo iniziò una proficua collaborazione con il maestro Jigoro Kano, fondatore del Judo. E' solo nel 1933 che Miyagi ufficializza, presso l'associazione ufficiale del budo giapponese, la Dai Nippon Butokukai, il nome del suo stile, chiamato Goju-Ryu. Solo successivamente, nel 1935, nella famosa riunione di tutti i più grandi maestri di arti marziali di Okinawa, si decise di dare il comune nome di Karate a tutti gli stili e le scuole che nel frattempo si erano sviluppate.

Lo stile è caratterizzato da posizioni ben radicate e movimenti lenti ma vigorosi, i quali richiedono una grade prestanza fisica. Le distanze, rispetto ad altre scuole di Karate tradizionale, sono minori e la posizione di guardia più raccolta. Molta enfasi viene infatti data alla preparazione atletica del praticante. Principio fondamentale di questo stile è che ogni movimento ne richiede uno opposto, per preservare l'equilibrio e dare maggiore forza ai colpi.

Lo studio della respirazione è di primaria importanza in questa forma di Karate: con le tecniche "dure" viene adottata una respirazione ventrale, con il plesso solare, caratterizzata da forti inspirazioni ed espirazioni. Nell'esecuzione delle tecniche "morbide", circolari ed a mano aperta, viene utilizzata una respirazione più naturale e meno profonda, per conferire alle stesse naturalezza.

Grande enfasi viene data allo studio delle forme (kata), eseguiti anche in coppia, oltre al kumite (combattimento) con i quali si imparano le tecniche fondamentali dello stile: colpi di braccia, calci (alti, medi e bassi), parate, ma anche proiezioni e leve articolari, a dimostrare la completezza e complessità dello stile.

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