Il Chito-ryu Karate è uno stie tradizionale di karate giapponese, che ha origine nell'isola di Okinawa, il cui fondatore è il maestro Tsuyoshi Chitose.
A dispetto del nome del maestro, che sembra trasporsi nell'appellativo dato al proprio stile, è più corretto tradursi Chiro-ryu con la frase "La tradizione cinese (di epoca Tang) millenaria": il fondatore, legato alla tradizione del Tode okinawese, voleva ricordare le origini cinesi del karate giapponese, così chiare nelle arti di Okinawa.
Chitose infatti era il nipote del grande maestro Sokon Matsumura, considerato una della figure storiche più influenti del Tode nel diciannovesimo secolo, lo stile di combattimento progenitore del moderno karate.
Chitose inizia la sua formazione nel Tode tradizionale sino dalla tenera età di sette anni, allenandosi con i più importanti maestri del tempo. Nei primi anni in particolare studia le forme di questa disciplina, essendo comune al tempo la formazione con i soli kata, senza il combattimento (kumite). I kata venivano eseguiti sia senza sia con le armi tradizionali del Kobudo di Okinawa, quali il bo ed i Sai. Durante gli anni scolastici si allena con Shoshin Nagamine, futuro esponente di spicco dello stile Shito Ryu e presidente dell'associazione karate di Okinawa, sotto la guida del grande maestro Funakoghi dello stile Shotokan Ryu.
Spiegazione del simbolo (fonte Chito Ryu Usa) |
Nel 1946 il maestro Chitose, divenuto nel frattempo un dottore in medicina, aprì il suo primo Dojo personale, chiamato Yoseikan, ove iniziò l'insegnamento del proprio stile.
Questa disciplina risente molto delle influenze date dal Tode tradizionale, del Kempo, del karate Shotokan, con posizioni larghe e colpi potenti. Non di meno si scorge la migliore tradizione del Shorin-Ryu: si può vedere la fusione delle tecniche delle più importanti scuole di Okinawa, combinate con una profonda conoscenza della fisiologia umana, data dal background del maestro Chitose.
Lo stile è pertanto adatto sia all'esecuzione delle forme, le quali sono la parte preponderante, con l'apprendimento dei kata tradizionali del Tode antico, sia quale applicazione per la difesa personale ed una spiccata attenzione per la preparazione fisica del praticante.
Non di meno, sempre secondo la tradizione di Okinawa, vengono studiate anche le armi tradizionali del kobudo giapponese, in particolare l'uso del Bo lungo (bastone), dei tonfa (simile ad un manganello) e dei nunchaku, i tradizionali bastoncini legati con una corda, divenuti famosi in occidente dopo la seconda metà del 20 secolo grazie alla filmografia orientale.
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